Gianni Molaro trionfa con Vanitè Blanche, un grido contro il body shaming
Gianni Molaro trionfa con Vanitè Blanche, un grido
contro il body shaming
“Le donne spesso si sentono dire devi dimagrire, fai
attenzione alla dieta, ecc.- dichiara Gianni Molaro:- “Giudizi e parole che vengono
espressi senza capire che a monte ci sono dei problemi psicologici e di natura
di salute. Non si aumenta di peso solo per un motivo. La violenza è anche
quella che viene fatta involontariamente, i commenti sprezzanti e fuori luogo
che vengono dati, per questo motivo bisogna sensibilizzare le persone a non
utilizzare questo tipo di violenza verbale e ad essere più delicati nel verbo.
I canoni estetici si sono modificati con il tempo, nel Rinascimento la donna
più in carne era ritenuta più affascinante rispetto a quella più magra. Vorrei
lanciare un messaggio di positività alle donne curvy perché anche loro possono
sentirsi belle e desiderate e pensare alla vita senza guardare solo alla
propria fisicità che non deve essere un problema esistenziale, anzi.
Per contrastare il body
shaming e per dare un messaggio di positività, speranza ed inclusione, Molaro
ha portato in passerella, durante il suo show, una donna di taglia 52, con un
seno abbondante che sogna un abito da sposa che la rende bella e le fa vivere
il sogno nel giorno più importante della sua vita.
Tra gli ospiti vip
accorsi al defilè si distinguevano: il giornalista Alessandro Cecchi Paone
con il marito Simone Antolini, Giulia Perulli che ha interpretato
Sabrina Misseri nella serie tv sul delitto di Avetrana “Qui non è Hollywood”,
le attrici Giorgia Fiori, Raffaella Paleari, Angela Achilli, Antonella
Salvucci, Angelica Cacciapaglia, l’influencer ed artista Anfissa Vassè,
le principesse Maria Pia Ruspoli e la figlia Giacinta Ruspoli, il
marchese Giuseppe Ferrajoli, le cantanti Giò Di Sarno e Carola
Jasmins, l’opinionista Jolanda Gurreri, Andrea Ripa di Meana,
lo stilista astrologo Massimo Bomba, il pittore Amedeo Brogli, l’art manager Michele Crocitto e il
curatore d’arte Mario Tacinelli.
I wedding dress di
Gianni Molaro si caratterizzano per i preziosi ricami a mano realizzati dalle
petites mains locali. I volumi sono ampi, gli effetti scultura delle creazioni
si caratterizzano da code lavorate e ricamate con bottoncini e pizzi in 3D con
grandi trasparenze, abiti con scollature con l’omero scoperto in contrasto al
collo coperto. I veli arricchiscono le creazioni donando fascino e mistero al
contempo. Particolare enfasi sul velo a raggi di cristalli che scende verso il
basso. I tessuti dei wedding dress sono caratterizzati da cady di seta pura,
macramè, pizzo chantilly francese ricamato a mano, georgette con ricami in
argento, chiffon. I tagli cingono perfettamente il punto vita. La palette
cromatica è caratterizzata dal bianco che vira in alcune creazioni
sull’argento. Le acconciature di alloro hanno un effetto cuffia. Le maniche
delle creazioni sono staccabili. Le silhouette si caratterizzano per le linee a sirena morbide ed ampie che
danno la possibilità ad ogni donna di scegliere l’abito più adatto alla propria
fisicità. Le scollature sono
profonde o trasparenti, preziose o frastagliate, all’americana, omerali oppure
a cuore. Ciò che ha sempre reso unico lo stilista Gianni Molaro sono gli abiti da sposa trasformabili. Da lungo
a corto, da romantico a sirena, con maniche e décolleté staccabili. Creazioni
che si trasformano al momento del taglio della torta per stupire i propri
invitati. La sfilata show di Gianni Molaro sarà una riflessione sul tema
dell’inclusione sociale. Una modella curvy catalizzerà l’attenzione del
pubblico sulla tematica del body
shaming, di cui molto spesso le donne sono vittime con pregiudizi atroci
sulla propria fisicità. Gianni Molaro fin da sempre si fa portavoce di un
messaggio di bellezza e di inclusione sociale, grazie ad una creatività in
grado di vestire qualsiasi fisicità nel giorno più importante della propria
vita.
Gianni Molaro, il designer
Si ringraziano:
Hairstyling:
Sergio Valente & team
Make up:
Antonio Riccardo & team
Foto:
Giancarlo Fiori e Maurizio Fabrizi
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