AL MAXXI L’AQUILA DIARIO NOTTURNO DI SOGNI, INCUBI E BESTIARI IMMAGINARI
AL MAXXI L’AQUILA
DIARIO NOTTURNO
DI SOGNI, INCUBI E BESTIARI IMMAGINARI
Opening Sabato 2 dicembre 2023
La mostra, che omaggia nel titolo Diario notturno (1956), uno dei capolavori letterari di Ennio Flaiano, accoglie le opere di tredici artisti internazionali, nati nell’ultimo trentennio del secolo scorso, in un percorso che invita ad abitare i sogni e a esplorare gli incubi del presente. In una contemporaneità caratterizzata da trasformazioni costanti, gli artisti coinvolti propongono un comune approccio immaginifico, ironico o perturbante, che, mutuando un termine riferito all’intelligenza artificiale, potrebbe essere definito “generativo”.
All’interno della mostra, in continuità con l’atmosfera onirica e visionaria delle opere esposte nelle prime sale, si inserisce il progetto speciale di Giuseppe Stampone che reinterpreta alcuni luoghi significativi del territorio abruzzese attraverso disegni su carta e su legno. Le sue opere sono poi poste in un dialogo con le fotografie del suggestivo borgo di Scanno provenienti dalla Collezione Franco e Serena Pomilio e realizzate da Henri Cartier-Bresson, Mario Giacomelli, Hilde Lotz-Bauer, Gianni Berengo Gardin, Mimmo Jodice e Ferdinando Scianna: immagini nelle quali si riscontra uno sguardo sulla vita quotidiana di uno dei borghi più rappresentativi d’Abruzzo, con particolare attenzione all’operosità delle donne di cui si riconoscono gli abiti tradizionali.
Già dalla scalinata
che conduce al piano nobile di Palazzo Ardinghelli, figure enigmatiche
accolgono il visitatore: The
Stuffed Shirt Chorus di Anna Franceschini, una “stira camicie
antropomorfa” protagonista di una coreografia programmata dall’artista
attraverso un algoritmo, e The oldest e Macello, due sculture dalle forme
biomorfe innestate in protesi artificiali di Giulia Cenci che animano il
corridoio finestrato e introducono alle grandi sale barocche con i ricchi
camini. La prima sala accoglie l’universo ironico, criptico e malinconico di Valerio
Nicolai con i tre dipinti Castello in corridoio, Due battitori e un pollo bis/
Pollo in acquario, Poveri fichi, rebus senza chiare soluzioni in cui elementi
architettonici fantastici sono immersi in un nonsense generale. Le tele sono in
dialogo con opere fotografiche di Caterina De Nicola e con due surreali sculture della serie Yet Another
Unrealistic Standard in cui gli elementi realizzati dall’artista costituiscono
un espediente per riconfigurare il manichino, generalmente espressione di un
canone corporeo standardizzato.
Nella seconda delle sale barocche,
il visitatore entra in una dimensione marina abitata dall’opera I Carry You
Inside Me di Bea Bonafini - uno scheletro di una balena allude a elementi
mitologici affiancati da dettagli del corpo umano, come riflessione sulla
condivisione di ecosistemi fra specie diverse, sui cicli della natura – e dalla
scultura Draco Piscis, alter ego dell’artista Agnes Questionmark, che
testimonia la sua ricerca sull’homo aquaticus, creatura acquatica dall’identità
mutevole e dalla forma fluida.
Nel salone centrale del museo, Numero
Cromatico presenta la nuova opera interattiva e attraversabile Resterai con me
per tutta la notte prodotta e pensata per questa mostra, una grande tenda sulla
quale si stagliano 80 “pittogrammi antropomorfi” che richiamano le pitture
rupestri delle caverne primitive, archetipo di ogni linguaggio espressivo, e
alludono a ombre come proiezioni dell’inconscio.
La sala
attigua alla Voliera è abitata dalle figure di Guglielmo Castelli che
nei suoi quadri evoca un mondo esistenziale, solitario, puerile e distopico che
ritroviamo nella scultura Childhood shows the man, nella raffinatissima tela Dressage
e in Truth diminishes and illusion increases. Una voce soave attira il
visitatore nella sala successiva: è Ludwig di Diego Marcon, un bambino dai capelli biondi intrappolato in
un’azione di pochi minuti in un loop ossessivo che si ripete all’infinito.
Ancora
una video animazione, The End of Eating Everything di Wangechi Mutu, accoglie il
visitatore in un’altra delle piccole sale attigue alla Voliera proponendo una riflessione sul tema dello
sfruttamento sregolato delle risorse della Terra di cui è protagonista la
cantante Santigold. I suoni disturbanti dell’opera introducono il
bestiario surreale e ironico dei disegni onirici di Thomas Braida.
Le fotografie
forniscono il pretesto a Stampone per un dialogo metafisico e surreale che,
riprendendo elementi e personaggi da quelle immagini, le ricontestualizza
liberamente nei suoi celebri interni domestici, riprodotti alla maniera della
pittura fiamminga seicentesca. Ispirandosi a fatti, cronaca, storia e cultura
popolare della profonda trasformazione avvenuta nella piana del Fucino
l’artista abruzzese propone una nuova narrazione che tenta “di annullare lo
spazio tempo sequenziale didascalico della storia” e stabilire nuove
connessioni di senso inedite e sorprendenti.
Diario notturno torna
con le sue suggestioni nelle ultime sale: il visitatore è proiettato nel deep web con la video
installazione immersiva Counterfeit
Poasts di Jon Rafman, e poi condotto, attraverso l’installazione Planète di Alice
Visentin, in una originale costellazione in cui, attraverso la combinazione fra
immagini e parole, la realtà è magicamente in movimento e assume identità
differenti.
Chiudono
il percorso espositivo le tre sculture cinetiche The Lady Vanishes In A
Triangular Reflection, The Witness, Smooth Operators n.4 di Anna Franceschini
che anima oggetti comuni dando corpo a una riflessione sull’ibridazione
uomo-macchina, naturale e artificiale ed evoca la grande tradizione delle
macchine celibi e degli automi.
Diario Notturno è visitabile il giovedì dalle 9 alle 13 e
dal venerdì alla domenica dalle 11 alle 19. Per il periodo natalizio, dal 21
dicembre 2023 al 7 gennaio 2024, MAXXI L’Aquila sarà aperto tutti i giorni
dalle 11 alle 19, ad eccezione del 24 e 31 dicembre (apertura 10 – 13) e 25
dicembre (chiuso).
UFFICIO STAMPA MAXXI L’AQUILA pressaq@fondazionemaxxi.it
UFFICIO STAMPA MAXXI +39 06 324861 press@fondazionemaxxi.it
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