Enzo Romeo nel Novese il Maestro dell'arte di allenare - Intervista
Enzo Romeo è un allenatore e per lui l'allenare è una vera e propria arte, tanto da essersi guadagnato il titolo di maestro.
Nella nostra splendida nazione le eccellenze sono veramente tante ed in tutte le professioni. Enzo Romeo scopre la sua passione fin da giovanissimo e da quel momento dedica tutte le sue energie ad approfondire la conoscenza del corpo umano, di come sviluppare degli allenamenti mirati e di come ottenere e mantenere un equilibrio psicofisico. Una vita spesa, nella palestra First a Pozzolo Formigaro creando, diversi anni fa, la figura di un personal trainer ante litteram poi divenuta tanto di moda.
Abbiamo voluto incontrare e conoscere Enzo Romeo, attratti e incuriositi dall’eco mediatica destata da diversi articoli a lui dedicati e, in particolare, da un interessante intervista andata in onda su RTL102.5 News che ha evidenziato la sua pluridecennale esperienza di allenatore che, partendo dalla provincia di Alessandria, ha destato l’interesse di tutta l’Italia sportiva. Per confermare quanto fosse meritata questa fama e l’autorevolezza di Enzo Romeo, è bastato il tempo di ascoltare le sue prime parole, un biglietto da visita più che una risposta ad una domanda. Espressioni di una disarmante semplicità, che racchiudono l’essenza di una profonda umanità oltre che di una grande professionalità. Da qui vogliamo partire per iniziare il racconto di un uomo di sport appassionato della vita, prima ancora di approfondire le qualità di chi svolge da sempre con competenza, dedizione, passione ed entusiasmo, il ruolo di allenatore nella palestra di Pozzolo Formigaro.
“Oggi
ci chiamano personal trainer ma, quando io ho iniziato, non mi sarei mai
sognato di caricare la mia professione con queste espressioni che ora vanno
tanto di moda. La mia missione è, da sempre, quella di allenare portando i miei
affezionati clienti al raggiungimento dei risultati attesi. L’ho sempre fatto
istintivamente, cercando di trasmettere la mia grande passione, facendo
comprendere come l’impegno costante fosse il mezzo per raggiungere il benessere
e la forma, attraverso un allenamento mirato e personalizzato. Per la mia
esperienza, un allenatore di palestra professionale nel 2023 non può però
limitarsi al ruolo di esperto di fitness. La mia funzione non è soltanto quella
di fornire, in forma asettica, il corretto orientamento, le istruzioni e il
supporto personalizzato. Un vero allenatore, oggi, deve essere tutto questo ma,
anche un compagno fedele ed affidabile, che cammina al nostro fianco nel
percorso di ricerca della migliore forma, fisica e mentale”.
Come
nasce il rapporto con i suoi clienti? Quali sono le prime operazioni da
compiere insieme a loro per avviare un corretto programma di allenamento?
“Partendo
sempre da una valutazione iniziale, che può includere le misurazioni
delle caratteristiche fisiche, la valutazione della composizione corporea e
dello stato di salute generale, si passa alla definizione degli obiettivi del
cliente e con lui si delinea un programma di allenamento personalizzato, includendo
esercizi cardiovascolari, di resistenza, di flessibilità e altre attività
mirate. Quindi istruisco e seguo con costanza il cliente su come eseguire
correttamente questi esercizi, utilizzando la tecnica più corretta e
maggiormente adeguata a massimizzare i risultati e a prevenire lesioni,
seguendolo in ogni sessione di allenamento, monitorandone passo dopo passo gli
effetti, affiancando anche consigli sulla dieta e la nutrizione, aiutando a
pianificare specifici pasti e spuntini a determinati orari, in modo da sostenerne
gli obiettivi quotidiani”.
“Sicuramente,
a fare la differenza è quell’empatia capace di creare la motivazione e
mantenerla viva e costante grazie al sostegno emotivo di chi allena, elemento
che - specie nella nostra società abituata ad avere tutto e subito - può dimostrarsi
vincente per mantenere l'impegno a lungo termine e raggiungere i risultati
attesi. Seguendo da vicino i progressi del cliente, incoraggiandolo a non
mollare mai ed apportando, se necessario, eventuali modifiche al programma di
allenamento e alla dieta, si possono assicurare i progressi attesi, lavorando
sul raggiungimento di piccoli traguardi intermedi, pietre miliari che
assicurano la correttezza del percorso intrapreso per la concretizzazione dei
propri obiettivi”.
“È
corretto un approccio che tenga nella dovuta considerazione l’aspetto sociale e
l’impatto dell’educazione fisica sulla socialità e sul benessere interiore. Mens
sana in corpore sano è un’espressione antica ma sempre attuale, da tenere
costantemente in considerazione nel riferirsi al corretto rapporto degli
individui con lo sport. È altresì importante notare un elemento che governa la
nostra società ma che spesso si tende a nascondere: l’avvento dei social, la
superficialità dei rapporti e la velocità di una vita sempre più frenetica,
hanno portato a dimenticare che nello sport, come nella vita in generale, nulla
si raggiunge senza passione e sacrificio. Solo operando con un approccio empatico,
che incoraggi chi si allena a lavorare con costanza, entusiasmo e dedizione, si
possono raggiungere gli obiettivi delineati all’inizio del percorso.
“Amo creare con i miei clienti un rapporto profondo
e di grande fiducia, basato sul dialogo e la presenza costante, per costruire
insieme una proficua collaborazione ed ottenere risultati positivi per la
salute e il benessere fisico e mentale. Io amo la concretezza, l’essere più che
l’apparire. Per questo occorre scardinare le false lusinghe dei social che
propongono spesso pericolose scorciatoie per generare consenso, assicurando
di poter apparire fisicamente diversi in tempi rapidissimi. Soluzioni facili
che, come sirene di Ulisse, cercano di convincere, con video accattivanti, che
si possano ottenere senza sforzo gli stessi risultati duraturi e concreti che
comportano, invece, applicazione e costanza. Stare bene con sé stessi è un
elemento strettamente legato alla sfera personale, è quella forma di benessere
psico-fisico, reale ed evidente, che gli altri noteranno nella vita di tutti i
giorni e nelle normali relazioni personali, ben oltre il falso consenso delle
foto che vengono postate sui social!”
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