LE OPERE DI LORENZO MARIA BOTTARI IN MOSTRA NELLA CASA MUSEO DI QUASIMODO
Il pittore Lorenzo Maria
Bottari: “La mia mostra sulle liriche di Salvatore Quasimodo nella sua casa
natale/museo a Modica: il mio lavoro è stato molto apprezzato”.
Tra poco l’apertura al
pubblico della nuova esposizione del calendario aggiornato ispirato alle
liriche del grande poeta siciliano.
Lorenzo Maria Bottari è un
pittore senza scuola che venne definito da
Bianca Tragni, la critica d’arte
altamurana, un autodidatta che ha avuto piu’ di cento maestri, tra cui Ibrahim
Kodra, De Chirico e Guttuso. Una vita spesa a spasso per il mondo e con
incontri del tutto eccezionali al livello artistico e culturale che hanno
finito per influenzarne la carriera felice e prosperosa. Tra cui quello con la
grande poetessa Alda Merini da cui poi sono nati una serie di quadri a lei dedicati,
dipingendola proprio con i tratti che piu’ le appartenevano in una maniera
sempre delicata e rispettosa. Tra i due nacque un’amicizia che Bottari ricorda
con affetto e che andò oltre il livello culturale trasformandosi su un piano
anche umano. Da piu’ di un anno sono esposti nella casa natale di Salvatore
Quasimodo, che è un vero e proprio museo tutt’ora aperto al pubblico, a Modica
i quadri che compongono il calendario di Bottari composto dalle tele ispirate
alle liriche del premio Nobel alla letteratura. In occasione di una nuova
mostra che si aprirà il prossimo 7 dicembre con le sei nuove tele del
calendario abbiamo avuto il piacere di incontrare il pittore che ci ha fatto
l’onore di rispondere alle nostre domande anche con delle delicate confidenze
sugli accadimenti piu’ importanti della sua carriera.
Come pittore lei è autodidatta o ha
frequentato scuole particolari?
Io
mi definisco autodidatta, infatti stavo per superare gli esami di maturità a
Brera del 1974 e dopo quattro giorni ho finto di andare silenziosamente in
bagno ho preso la giacca e sono andato via. Poi ho frequentato il corso di
decorazione per tessuto alla Marangoni di Milano, una delle piu’ prestigiose
scuole di Fashion e Design. Bianca Tragni nota critica altamurana mi defini’ un
autodidatta che ha avuto quasi cento maestri, infatti ho frequentato tanti
artisti che oggi fanno parte della storia dell’arte.
La sua pittura si può far risalire ad un
movimento particolare?
Per
me è difficile far risalire la mia pittura ad un movimento particolare avendo
frequentato tanti artisti: un po’ come fece Picasso, mi sono lasciato sin da
giovanissimo influenzare da diversi artisti dalla pittura accademica a Firenze,
poi quella Macchiaiola, poi c’è stato il periodo blu. Mi avevano avvicinato
anche alla transavanguardia dei primi anni ’80 ma in effetti non fu così.
Quali incontri con i grandi maestri sono
sicuramente stati decisivi per la sua formazione?
Sicuramente
Wifredo Lam, l’amico afro-cubano di Picasso e Miro’, per la ceramica, poi nel
1974 avevo incontrato Ibrahim Kodra al museo Leonardo da Vinci a Milano, e nacque
questa nostra amicizia che durò tutto l’arco della sua vita. Inoltre anche Renato
Guttuso.
L’incontro con la grande poetessa del ‘900
Alda Merini è stato molto importante per lei?
Nel
1991 sono stato eletto presidente dell’Associazione Multiart di Milano. Quando il
presidente Nicola Tedesco mi presentò Alda Merini io non sapevo chi fosse,
perché io abitavo tra Londra e New York, e inizialmente per me non fu un
bell’aggancio, non ebbi subito una buona impressione. Dopo lei mi invitò alle
presentazioni dei suoi libri e pian piano ne apprezzai l’ironia e la sua grande
conoscenza del mondo poetico. Piano piano la nostra amicizia si irrobustì. Lei
era molto gelosa delle sue amicizie, io come suo amico sono stato sempre molto
discreto: quando c’era qualcuno che le voleva fare compagnia io silenziosamente
mi dileguavo con molto rispetto. Tra noi ci si prendeva un po' in giro: un po’
ci si dava del tu, un po’ del lei, una volta le dissi: “Lo sa che lei mi è
molto simpatica?”. E lei rispose: “Si lo so anche io mi trovo molto simpatica!”.
Ha conosciuto Quasimodo? Come si è
avvicinato alla figura del premio Nobel per la letteratura?
E’
stato uno dei primi poeti a cui mi sono avvicinato di piu’ perché Leonardo
Sciascia, Renato Guttuso, Vincenzo Consolo mi parlavano di lui anche perché lo
avevano frequentato. Poi naturalmente Alda Merini mi ha fatto molto avvicinare
alla figura del premio Nobel per la letteratura perché come è noto lei ebbe una
breve relazione con Quasimodo quando era ancora molto giovane e poi perché conosceva
molto bene la sua poetica e lo adorava. E lì Alda mi fece rivivere il Quasimodo
che io non riuscivo a capire. Io personalmente il grande poeta non l’ho mai conosciuto.
Poi comunque io frequento Modica da tantissimi anni che è il luogo di nascita
del premio Nobel e li’ iniziai a frequentare la casa natale. Così iniziò per me
la Quasimodo mania, e presi a dipingere i miei quadri ispirandomi alle liriche del
poeta.
Dopo
che la Merini notò il risultato del progetto sia della mostra che del mio
cataloghino, ossia il lavoro che feci inizialmente come piccolo catalogo
tascabile sui quadri che mi ispirarono le poesie del premio Nobel, l’idea le
piacque molto che mi disse “Quando fai una cosa del genere per me?”, ed era il 2001.
Io credevo che mi prendeva un pochino in giro: il nostro rapporto era
particolare, io nei ritagli di tempo le facevo compagnia come facevo compagnia
a mia madre. Lei a volte era molto triste, le mancavano le figlie, e mi aveva
preso a cuore. Io in qualche episodio la sorprendevo con dei regali di capi di
vestiario, visto che portava la stessa taglia di mia madre. Il nostro rapporto
non era costruito solo sul lato culturale ma anche e soprattutto sul lato
umano.
I dipinti che hanno composto il calendario
dedicato alle poesie di Quasimodo sono stati esposti nella casa del premio
Nobel per la Letteratura?
Queste
opere sono state realizzate da me dal 1999 al 2000, 2001 poi sono state fatte
diverse mostre. Poi ebbi il piacere di conoscere anche il figlio di Quasimodo e
della danzatrice Maria Cumani (a cui tra l’altro ho dedicato una tela nel
calendario che la ritrae bellissima mentre balla da giovane). Alessandro
Quasimodo rimase molto felice del lavoro che stavo svolgendo sulle poesie di
suo padre. Con il tempo mi propose di esporli nella casa museo a Modica. Così mi
sono ritrovato a concretizzare un sogno esponendo in un posto così prestigioso
e a me caro. Ed è stato un successo: la mostra doveva durare venti giorni
invece è li’ da piu’ di un anno. In questo ultimo periodo inoltre ho
interpretato altri sei pezzi e tra poco andrò ad inaugurare quest’altra nuova
mostra dove verranno aggiunti i nuovi quadri che verranno esposti sempre nella
casa museo. E’ prevista l’inaugurazione di questa nuova mostra proprio il
prossimo 7 dicembre i concomitanza con la fiera del cioccolato di Modica in cui
verrà presentato il mio calendario aggiornato. Ci saranno anche delle stampe
digitali a tiratura limitata che potranno essere acquistate a prezzi minori dei
quadri stessi naturalmente.
Conosce l’Associazione Internazionale DILA
di Ischia del presidente Bruno Mancini? Verrebbe tramite quest’Associazione ad
esporre le sue opere ad Ischia?
Io
sono stato ad Ischia di passaggio ma in pochissime occasioni, ma sarei ben
lieto di venire in questa meravigliosa isola per conoscerla meglio e magari
attraverso l’Associazione Internazionale DILA fare anche un’esposizione in
mostra delle mie opere. Grazie dell’invito.
Liliana Manetti
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