INTERFACE di Giorgio Tentolini in Mostra all'HUB ART di Milano
INTERFACE Mostra di Giorgio Tentolini a cura di Greta Zuccali
Inaugurazione Giovedì 24 Ottobre 2019 ore 18,30
HUB/ART, Via Privata Passo Pordoi 7/3, Milano
HUB/ART presenta “Interface” di Giorgio
Tentolini, una mostra che indaga la concezione dell’immagine secondo
l’artista la cui ricerca ha ottenuto diversi riconoscimenti di alto
livello, tra i quali il Premio Rigamonti, il Premio Arti Visive San
Fedele e il Premio Nocivelli. Curata da Greta Zuccali e realizzata
grazie al supporto tecnico di Interface Facility Management e della
galleria Colossi Arte Contemporanea di Brescia che rappresenta
l’artista, la mostra sarà visitabile dal 24 ottobre 2019 al 5 gennaio
2020.
HUB/ART inaugura la stagione espositiva autunnale con una mostra dedicata al lavoro dell’artista cremonese Giorgio Tentolini. Interface,
il titolo della mostra, è una raccolta di più di 30 opere in cui è
possibile ritrovare i segni distintivi della ricerca dell’artista: la neutralità e il tempo.
Neutralità nei colori laddove la sua
opera è caratterizzata dalla preponderanza della monocromia e dalle
nuance tenui, in grado di conferire una particolare sensibilità nella
percezione dei soggetti ritratti.
In secondo luogo, neutralità nell’uso
degli strumenti. Il mezzo fotografico è il grado zero nella ricerca
dell’artista e funziona da filtro tra ciò che l’occhio vede e la
memoria.
Interface ci parla di un viaggio nel
passato e nel presente, tra i volti, o i dettagli dei volti, ritratti
dall’artista. Qui ritroviamo la terza neutralità, quella degli spazi e
delle relazioni umane. I volti sembrano essere interscambiabili tra
loro, tanto nella statuaria classica quanto nella nostra
contemporaneità, tra manichini e luoghi della Rete chiamati Social
Network.
Dall’esperienza professionale di grafico e
fotografo, Giorgio Tentolini deriva una visione in piani che nel
momento di creazione dell’opera vede lo stratificarsi di livelli che poi
si ricompongono in un’ideale totalità complessiva.
L’artista prima fotografa i soggetti che
gli interessano -soprattutto volti e corpi di amici o di statue
classiche – poi ne ricostruisce le forme sovrapponendo veli di tulle o
di carta, di PVC, di acetati, come fossero campiture pittoriche, che
incide pazientemente, strato dopo strato, fino a ottenere una forma
compiuta, dotata di ombre e profondità. Il risultato è straniante e allo
stesso tempo sorprendente, perché solo avvicinandosi ai lavori di
Tentolini lo spettatore può accorgersi che non si tratta di dipinti, ma
piuttosto di sculture, di bassorilievi sottili e leggerissimi,
elegantemente modellati in colori che spaziano dal bianco al nero. Sono
opere dove la luce gioca un ruolo fondamentale, mettendo in risalto gli
addensamenti di una materia aerea, quasi volatile, che cambia secondo la
distanza del punto d’osservazione.
Dalla studiata sovrapposizione degli
intagli eseguiti con una meticolosa perizia tecnica, su strati di un
materiale dalla consistenza impalpabile emergono infine sagome rarefatte
di uomini, donne, visioni di paesaggio, corpi statuari e teste
arcaiche, colti dallo scatto fotografico dell’artista, sottratti dallo
schiamazzo comunicativo della società contemporanea e dall’incessante
scorrere del tempo.
Emerge dalla pratica concettuale di Tentolini il secondo elemento, quello del tempo.
Inteso come scansione ciclica e periodica dell’eternità, il tempo nell’opera di Tentolini diventa kairòs, ossia l’occasione, il momento propizio da cogliere nella sua veloce istantaneità.
Tempo che oltre ad essere lineare ossia
un succedersi ordinato di stagioni e di anni, è anche una nozione
ciclica. In quest’ottica il futuro perde la propria natura speciale di
tempo “a venire” e resta impigliato nelle trame di un eterno ritorno
dell’identico.
L’artista ricostruisce la realtà solo
dopo averla filtrata, scomposta e analizzata e chiede il tempo
dell’osservatore affinché possa compiere il procedimento inverso, un
ciclo al contrario, ossia andare oltre la prima impressione, penetrando,
cosi, fin nelle pieghe più profonde dell’immagine, le stesse trame di
cui anche gli antichi greci parlavano spiegando la circolarità della
storia.
Biografia Giorgio Tentolini
Giorgio Tentolini nasce a Casalmaggiore (Cremona) nel 1978,
si forma in Arti Grafiche presso l’Istituto d’Arte “Toschi” di Parma,
per diplomarsi in design e comunicazione alla “Università del Progetto”
di Reggio Emilia. Dopo stages presso artisti come Marco Nereo Rotelli,
inizia una personalissima ricerca con installazioni su base fotografica,
per le quali ottiene riconoscimenti significativi. Ogni sua opera nasce
da una precisa indagine sul Tempo come memoria e identità, in
un’attenta e lenta ricostruzione che avviene con lo studio della luce e
l’incisione di strati di materiali diversi, tessuti, carte, PVC. Sono il
tulle e ila rete metallica l’attuale medium della sua ricerca per la
levità meditativa che i suoi strati restituiscono all’immagine,
metafora di luoghi e ricordi, di sogni e visioni. Un lavoro pittorico
dunque che vive la realtà della scultura. Vive e lavora tra
Casalmaggiore, Reggio Emilia e Milano.
Sponsor tecnico
Interface Facility Management,
azienda operante nel settore del facility management per il segmento
fashion e luxury retail, supporta la mostra “Interface” nella fase di
allestimento, organizzazione e promozione della mostra. L’insieme di
servizi che afferiscono alla gestione di edifici e dei loro impianti
riguarda anche la gestione di spazi dedicati all’arte come gallerie,
musei, fondazioni e spazi espositivi. L’azienda opera su tutto il
territorio italiano ed è presente con società gemelle in Francia,
Spagna, UK, Germania, Svizzera e Croazia.
http://www.interfacefm.comGalleria di rappresentanza dell’artista
Colossi Arte Contemporanea Brescia
http://www.colossiarte.it
Giorni e orari di apertura
Apertura al pubblico dal 24 Ottobre 2019 al 5 Gennaio 2020
Dal lunedì al venerdì, 9:00–13:00, 14:00–18:00
Sabato e domenica apertura su appuntamento
Ingresso gratuito
HUB/ART
HUB/ART Exhibition ltd. 2nd Floor, 22 Eastcheap, EC3M 1EU London, UK
c/o Interface HUB, via Privata Passo Pordoi 7/3, Milano
→ Tram 24; autobus 95; metro MM3, fermata Brenta o Corvetto
Ufficio stampa
Greta Zuccali
press@hub-art.org
+39 340 2803260
hello@hub-art.org
Commenti
Posta un commento